Il parco del Serengeti: Patrimonio dell’Umanità
Il Serengeti è un gioiello dell’Umanità. Un territorio molto vasto protetto da quasi 100 anni che vanta un’altissima concentrazione di mammiferi ed è teatro di uno degli eventi naturali più spettacolari della Terra, la migrazione di gnu e zebre.
Ogni animale trova la sua casa
Il Serengeti si trova al centro di un’ampia area di conservazione protetta da diversi parchi (alcuni uniti tra loro) che si estende dal Nord della Tanzania al Sud del Kenya. Vi si possono trovare habitat molto diversi. Le pianure sconfinate con erba bassa sono amate da zebre e gnu perché possono avvistare i predatori; anche i ghepardi nei grandi spazi possono esprimere il massimo della loro velocità. Le pianure con erba alta invece, sono le preferite dai leoni, che vi si mimetizzano perfettamente; mentre è nella zona dei kopje (grandi massi di granito affioranti dalla pianura) che le leonesse andranno ad allevare i loro piccoli. Se vi trovate nelle zone alberate vicino ai fiumi e nel Nord del parco, guardate bene sui rami perché questo è l’habitat del leopardo, predatore eccezionale che piomba dall’alto sulle vittime. Dopo aver cacciato il leopardo trascina la preda sui rami per mangiare indisturbato e fare comodamente il sonnellino con le zampe a penzoloni.
Acqua in abbondanza ma.. occhio ai coccodrilli!
Numerosi sono i laghi ed i fiumi che permettono la sopravvivenza della fauna anche durante la stagione secca. Il fiume principale è il Grumeti, con tutti i suoi affluenti, paradiso di ippopotami e coccodrilli. Grumeti e Masai Mara sono scenario di alcuni dei momenti più drammatici della migrazione. Milioni di gnu e migliaia di zebre attraversano i fiumi andando incontro coraggiosamente ai pericoli dell’acqua e dei coccodrilli, pur di continuare il perenne circuito ad anello in cerca di nuovi pascoli.
Tanzania Safari parchi del Nord
SERENGETI,NGORONGORO, TARANGIRE, MANYARA,
7 giorni/6 notti
Il TOP del safari, il mitico circuito del Nord al completo.

Numeri da capogiro
Più di 200 diverse specie di animali vi trovano l’ambiente a loro ottimale. 14.763 Km quadrati di parco ospitano tra gli altri: tutti i big five, (i grandi e pericolosi padroni della savana) leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo (anche se per avvistare l’ormai rarissimo rinoceronte è necessaria una buona dose di fortuna); ghepardi, iene, sciacalli, giraffe, zebre, gnu, gazzelle di Thomson e gazzelle di Grant, antilopi topi, antilopi d’acqua, antilopi saltarupe, eland, impala, alcelafi, cefalofi, dik dik, klipsplinger, facoceri, manguste…
Se avete occhio attento potrete avvistare alcune delle oltre 430 specie di coloratissimi uccelli. A buona ragione il Serengeti è stato definito sito UNESCO e Riserva Internazionale della Biosfera.
Il Siringet dei Masai, il più grande rimpianto
Ma il Serengeti non era solo degli animali. Fino al 1951 era abitato anche dal popolo masai e ancora oggi masai vecchi e giovani parlano con nostalgia degli immensi pascoli della pianura senza fine (Siringet in lingua masai). Per il governo della Tanzania, deciso a proteggere il proprio patrimonio naturale, fu difficilissimo convincere questo fiero popolo di allevatori ad abbandonare le pianure del Serengeti. Dopo estenuanti contrattazioni con i vecchi capi tribù si giunse ad un punto in cui i Masai minacciarono di scendere in guerra per difendere i loro pascoli. Il governo allora trovò una mediazione ed accettò che il popolo masai potesse vivere all’interno dell’area di conservazione del Ngorongoro, attigua e inizialmente unita al Serengeti.
La Grande Migrazione
NDUTU, GRUMETI RIVER, KOGATENDE
Milioni di gnu e zebre migrano per centinaia di Km in cerca di pascoli
Il più spettacolare fenomeno naturale in Africa!
La prova di coraggio
I Masai accettarono a loro volta di modificare il rito di passaggio all’età adulta. Dopo la circoncisione i giovani uomini dovevano dimostrare di essere forti e coraggiosi uccidendo un leone. Tornando vittoriosi dalla savana vestiti della pelle del re degli animali avrebbero avuto la prima delle tante mogli loro destinate. Dal 1951 lo stato si è impegnato a ripagare il bestiame ucciso dai predatori e i Masai hanno smesso di uccidere leoni.
Il Serengeti è il luogo dove ritrovare l’Africa immaginata fin da bambini, dove la natura è ancora selvaggia e maestosa.
Anche noi, dopo decenni a percorrerlo in lungo ed in largo, amiamo ancora tantissimo questo parco unico e meraviglioso.
Tanzania gruppo parchi del nord e tribù
SERENGETI, MIGRAZIONE, NGORONGORO, TARANGIRE, MANYARA, LAKE EIASY, LAKE NATRON, MONTE MERU
10 giorni / 9 notti gennaio 2020
Un viaggio completo nel Nord della Tanzania, tutti i parchi più gettonati, incontro con le tribù e la Rift Valley