Cosa si mangia durante un viaggio in Tanzania?
La varietà del cibo (chakula) non manca, anche se la popolazione si nutre di cibi semplici.
Nei lodge si serve normalmente un menù internazionale ma è in ogni caso interessante conoscere le abitudini alimentari di un paese che si viene a scoprire.
La maggior parte delle persone mangia un piatto unico con riso bianco cotto (wali) o polenta bianca di mais (ugali), verdure cotte leggermente amare (mbogamboga), fagioli cotti (maharage), pesce cotto alla griglia o in umido (samaki) proveniente dai grandi laghi se siete nell’entroterra, pollo arrosto (kuku). Altri cibi comuni sono le patatine fritte (cipsi) abbinate spesso al pollo grigliato, la frittata ( cipsi mayai…) spesso servita cotta insieme alle patatine fritte. Si trovano anche verdure crude come cavolo (cabici), pomodori (gnagna) e carote (caroti) ma se non siete viaggiatori più che avvezzi vi sconsigliamo il cibo crudo a meno che non lo abbiate mondato voi stessi con l’acqua di bottiglia. Nei mercati troverete anche i pescetti neonati seccati al sole, vengono cotti e mangiati con la polenta.
Pascolare nella savana
Un capitolo particolare va dedicato alla carne di bovino (nyama choma) (carne alla griglia). In Tanzania la maggior parte delle tribù alleva bovini e caprini (mbuzi) portandoli a pascolare nella savana. Le bestie hanno vissuto quasi in libertà ed il sapore della loro carne è qualcosa di speciale! Viene macellata giornalmente, utilizzando il dissanguamento. Non ci sono frigoriferi nella maggior parte del paese, per cui la carne che vi verrà presentata sarà freschissima. Viene servita molto cotta (evitate assolutamente carne poco cotta) in pentola o arrostita al fuoco.
Quasi impossibile trovare carne di maiale e derivati.
Se invece siete sulla costa o sulle isole vi consigliamo di approfittare dell’ottimo pesce di mare.
L’isola delle spezie
Nel continente i cibi non sono speziati mentre sulla costa e sulle isole lo sono molto, soprattutto nei ristoranti indiani, che sono numerosissimi. Se amate il peperoncino (pili pili) ne troverete di veramente strong.
Zanzibar è l’isola delle spezie, ne potrete assaggiare in tutte le forme e acquistarle nelle numerose bancarelle (dove però non sempre è garantita la qualità).
A colazione si mangia un fantastico chapati (la nostra piadina) con un the molto zuccherato, oppure delle frittelle dolci (mandazi) buonissime. Questi due cibi vengono cotti al mattino per cui è sconsigliato mangiarli in altri orari della giornata perchè significa che sono cotti da qualche ora. A colazione è diffuso anche il consumo di uova (mayai) strapazzate in padella. Non vi spaventate se l’uovo fosse molto chiaro, sono tutte così.
I latticini dimenticateveli. Fate attenzione al burro.
Mare
Isole esclusive, paradisi di coralli, spiagge bianchissime, antiche città profumate di storia

La frutta del Paradiso
Se amate la frutta potrebbe essere un paradiso, anche se dipende dai periodi: banane (ndizi), quelle rosa buonissime le troverete soltanto a MtowaMbu vicino ai parchi del Nord, il mango (embe), di varie grandezze, la papaya (papai), arance (chungwa), anguria (tikitimaji), l’avocado (parachichi), la cirimoia (tope tope) assolutamente da non perdere. Da assaggiare anche il fenesi un frutto grande come un’anguria che cresce attaccato agli alberi dal gusto indescrivibile: lo trovate sulla costa in bancarelle lungo la strada già mondato perché ha una linfa molto appiccicosa. Riconoscete chi ve lo vende perché indossa guanti monouso.Troverete inoltre il cocco verde da bere o mangiare (mnazi wa maji na chakula) e il cocco solo da mangiare. Se avete molto caldo sulla costa provate l’acqua del cocco verde, è un integratore formidabile
Bere o non bere?
Bevete solo bevande confezionate, acqua (maji) o bibite (ce n’è una allo zenzero buonissima!) ma se proprio dovete correre un rischio fatelo per il succo di canna da zucchero (fantastico). L’acqua gasata si chiama soda water.
La canna da zucchero ( juice ya mua) si trova anche intera, potete mondarla e masticarne le fibre dolcissime.
Se siete abituati al cibo biologico (come la sottoscritta), l’unica accortezza da tenere è con pollo, uova e mais, magari evitateli.